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Incontri e stimoli: la transazione in corso

MBO vs OKR

Il concetto di MbO (Management by Objectives) è stato introdotto nel 1954 da Peter Drucker. La sequenza è: Il capo individua gli obiettivi e li condivide con i collaboratori, mediante un’assegnazione a cascata di obiettivi sempre più puntuali che può arrivare fino ai livelli operativi. Gli obiettivi devono essere raggiunti entro un determinato arco temporale, durante il quale il capo controlla i progressi e stimola i collaboratori. A fine periodo, si “tirano le somme” e si attribuiscono i bonus a chi ha raggiunto gli obiettivi concordati.

Questo sistema si è scontrato però con alcuni intoppi che hanno portato all’emergere del modello degli OKR. Esso fu teorizzato la prima volta da Andrew Grove nel 1983 e reso famoso da John Doerr nel 2018.Gli elementi distintivi di questo modello sono 3:

  1. Separazione tra Obiettivi e Key results: i primi sono i traguardi da raggiungere nel lungo periodo, stimolanti ed ambiziosi; i secondi i risultati di breve che servono a misurare i progressi verso l’obiettivo.
  2. Definizione rolling dei task intermedi
  3. Assenza di premi economici

Tra i due modelli attualmente si stanno affermando delle “soluzioni ibride”: in questo incontro parleremo del modello MBO, OKR e di quello «misto».

A cura di A. Martone