Percorso trasformativo per sviluppare un'antifragilità generativa
Il vento può spegnere la candela e ravvivare il falò. Lo stesso avviene con la casualità, l'incertezza e il caos: bisogna imparare a farne uso, anziché tenersene alla larga.
Non dobbiamo limitarci a sopravvivere all'incertezza, ma la nostra missione consiste nel capire come addomesticarla; alcune cose traggono beneficio dagli shock, prosperano e crescono quando sono esposte a mutevolezza, casualità, disordine e fattori di stress.
A dispetto dell'onnipresenza del fenomeno, non disponiamo di un termine che indichi l'esatto opposto della fragilità e per questo, parliamo di antifragilità.
L'antifragilità va oltre il concetto di resilienza: una cosa resiliente resiste agli shock ma rimane la stessa di prima, l'antifragile dà luogo a qualcosa di migliore.
Entrando nella logica dell'antifragilità possiamo costruire una guida, sistematica e di ampio respiro, ai processi decisionali non-predittivi in condizioni di incertezza nei differenti campi.
0. Consapevolezza del limite
RICONOSCERE I PROPRI LIMITI PROCEDENDO PER TENTATIVI, ERRORI E INTUIZIONI VINCENTI
1. Riconoscimento della capacità innate
VALORIZZARE LE PROPRIE CAPACITÀ A PRESCINDERE DALLE COMPETENZE ACQUISITE
2. Intraprendenza responsabile
AVERE CHIARI I PROPRI OBIETTIVI DI LUNGO PERIODO E PERSEGUIRLI
3. Coraggio e volontà
ESSERE CORAGGIOSI E DETERMINATI
4. Distacco emotivo
FAR PREVALERE LA RAZIONALITA’ SULL’INTELLIGENZA EMOTIVA IN CONTESTI COMPLESSI ED INCERTI
5. Oltre il ruolo
VALORIZZARE NELL’ALTRO LA PERSONA E NON SOLO LA FUNZIONE/RUOLO
6. Alleanza-Cooperazione
ATTIVARE UNA COLLABORAZIONE IN NOME DI UNA VISIONE COMUNE
7. La parte al servizio del tutto
RICONOSCERSI PARTE DI UN SISTEMA COMPLESSO
8. Custodia del bene comune
ESSERE GENERATIVI