Il futuro non è il “presente parte seconda”: stai allenando la tua creatività?
Vuoi allenare la tua creatività? Cambia prospettiva e annota le idee!
A cura di Giovanni Lucarelli
Tim Hurson, scrittore e consulente in innovazione, nel suo speech The shock of the possible, al TEDxMaastricht nel 2011, ha affermato: “Iniziamo a comprendere, per la prima volta, che il futuro non è il presente parte seconda, ma qualcosa di profondamente diverso, qualcosa che richiede un cambiamento radicale e un atteggiamento creativo”.
Immagina di riuscire a generare idee efficaci e originali ogni volta che ne hai bisogno: quanto migliorerebbe la tua vita personale e professionale? Saresti capace di trovare soluzioni brillanti ogni volta che si presenta un problema in azienda, potresti ideare prodotti e servizi innovativi, scriveresti articoli e libri senza difficoltà, sapresti sempre sorprendere amici e colleghi con nuove idee. Ti piacerebbe?
Il problema è che, in teoria, siamo tutti creativi, ma in pratica le persone che riescono a sfruttare le loro abilità creative sono una minoranza. Questa minoranza, poi, non è sempre in grado di generare idee con assiduità, ma sembra dover aspettare l’ispirazione.
Ci sono, però, due buone notizie per te. La prima è che puoi potenziare le tue abilità creative: molte ricerche mostrano, infatti, che il tuo DNA incide solo per il 33%, il restante 67% dipende da ciò che studi e che sperimenti sul campo; insomma, la creatività è nelle tue mani. La seconda è che esistono alcuni comportamenti, basati su evidenze scientifiche, che agevolano la generazione e la valutazione delle idee. Vediamone un paio.
Cambia prospettiva
Forse non ne sei pienamente consapevole, ma stai dando per scontato il modo in cui consideri il tuo lavoro, le tue opportunità, le tue relazioni, ecc. Le scienze cognitive hanno dimostrato che noi percepiamo solo una (piccola) parte della realtà, anche se siamo convinti di coglierla nella sua totalità. La tua mente pone attenzione alle informazioni correlate ai tuoi interessi, ai tuoi pensieri, ai tuoi desideri. In altre parole: la tua mente vede ciò che l’abitui e la alleni a vedere.
Ecco perché diventa fondamentale imparare a cambiare prospettiva e guardare le cose in modo diverso.
Spostati fisicamente: osserva la tua stanza, il tuo ufficio, la tua azienda da un punto di vista diverso (fai finta, ad esempio, di essere un nuovo cliente). Dedica quindici minuti alla settimana a porti delle domande originali e profonde sul tuo contesto lavorativo: “Che cosa accadrebbe, se da domani non fosse più possibile … ?”, “In che modo potrei stimolare la creatività dei miei collaboratori?”, ecc.
Via via che imparerai ad esplorare le cose da diversi punti di vista, e imparerai a cambiare prospettiva, comincerai a vedere nel tuo contesto lavorativo (e nella tua vita) tante opportunità interessanti che prima non avevi mai notato.
Tieni un taccuino delle idee
Le idee, te ne sarai accorto, sono sfuggenti: ci arrivano nei momenti meno opportuni (mentre facciamo sport, quando stiamo guidando o siamo sotto la doccia, ecc.) e scompaiono dalla mente molto velocemente. Non a caso personaggi particolarmente brillanti, come Leonardo da Vinci, Isaac Newton, Ludwig van Beethoven, Ralph Waldo Emerson, Mark Twain, Thomas Edison, ma anche Ernest Hemingway e George Lucas, avevano sempre con sé un taccuino.
Abituati a tenere un quaderno (fisico o virtuale) sempre a portata di mano. Questo ti permette di registrare le idee appena si presentano, così non rischi di perderle né di “appesantire” la mente (che “consuma” energie nel tentativo di ricordare).
Avere tutte le idee annotate in un solo posto ti permette di rileggerle quando vuoi (almeno una volta alla settimana) e di scegliere quelle più promettenti da trasformare in nuovi progetti.