Skip to main content

Spunti di riflessione

 

La Formazione esperienziale come acceleratore dei processi formativi?

La formazione esperienziale

Siamo in un contesto storico molto particolare, reduci da una pandemia mondiale che oltre ad aver intaccato e modificato per sempre le nostre vite, ha messo in luce l'importanza del relazionarsi in maniera diretta, e non da remoto, con le persone.

Sappiamo che l'eccessivo utilizzo della didattica a distanza ha comportato conseguenze drastiche nei giovani: studi americani rivelano un gap formativo stimato in un range dal 35 al 50% in matematica e nella propria lingua rispetto gli studenti degli anni prima.
Inoltre questo anomalo modo di relazionarsi si è rivelato limitante per l'apprendimento, comporta una ridotta capacità di concentrazione e ostacola la regolazione emotiva, tanto che molti ragazzi hanno dichiarato di essersi sentiti poco compresi e ascoltati.

Queste nuove sfide e nuove necessità d’apprendimento che si sono progressivamente ma inesorabilmente presentate alle Organizzazioni, trasferiscono sul personale richieste che sempre più spesso l’attività formativa tradizionale non riesce a soddisfare.
La ricerca e la sperimentazione di nuovi metodi formativi ha l’obiettivo di coniugare una elevata efficacia dell’intervento con una durata necessariamente breve a causa della pressione delle attività operative.


In particolare vengono richiesti strumenti e metodi che consentano di conseguire risultati verificabili e in tempi brevi rispetto agli obiettivi prefissati.
Un particolare sensore della vitalità di un’organizzazione è la capacità dei propri componenti di lavorare in gruppi ad alta prestazione, ottimizzando le risorse per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo nell’unità di tempo.
La Formazione Esperienziale è un potente acceleratore dei processi di formazione attraverso programmi di sviluppo con il supporto di situazioni reali concrete, create in sessioni prolungate, in ambiente indoor ed outdoor.
Il punto focale è costituito dalla constatazione che le capacità di apprendimento degli adulti possono essere stimolate ed incrementate ponendo i partecipanti di fronte a stimoli ambientali che costituiscono delle vere e proprie sfide. L’obiettivo non è semplicemente l’assolvimento del compito in quanto tale, ma lo stimolo alla riflessione sul processo che ha portato il gruppo ad affrontare la sfida stessa.


L’experiential learning si basa infatti sulla teoria che l’apprendimento è un processo di adattamento alla realtà esterna e che, quindi, un processo di apprendimento che non comporti un adattamento in realtà non conduce ad un reale apprendimento.
Il percorso formativo esce quindi dall’aula per entrare, attraverso l’esperienza diretta, nella realtà quotidiana e lavorativa: se in un campo differente, ma vicino per analogia e strutturazione, alla abituale situazione operativa i componenti del gruppo sperimentano il raggiungimento di obiettivi attraverso l’adattamento, la cooperazione e la gestione dei processi, tutto ciò può essere trasferito nella pratica quotidiana di lavoro, in particolare nei gruppi appartenenti alla stessa organizzazione. Questo favorisce lo sviluppo personale in aree quali lo scambio d’informazioni, la fiducia reciproca, la capacità di dare feedback e sostegno, la discussione degli obiettivi, il miglioramento costante della performance, etc.

Un contesto formativo in cui i partecipanti sono sfidati ad uscire dalla propria comfort zone non è di per sé garanzia di costruzione di un contesto di apprendimento. Occorrono altre condizioni:

  • Coinvolgimento e partecipazione attiva delle persone
  • Motivazione, energia, assunzione di responsabilità
  • Significanza dell’attività per chi vi partecipa
  • Riflessione come elemento critico del processo di apprendimento
  • Utilità di ciò che si impara per la persona ed il gruppo.


Il ciclo dell’apprendimento esperienziale segue cinque fasi:

  • orientamento e contratto di formazione
  • svolgimento delle attività esperienziali e ridefinizione dell’esperienza vissuta
  • apprendimento e costruzione di un modello mentale
  • trasferimento di quanto appreso nel contesto organizzativo di riferimento
  • verifica e valutazione dei risultati conseguiti (lessons learned)

Le attività esperienziali di gruppo vengono quindi strutturate attraverso situazioni, insolite o simulate, che consentono, grazie ad esperienze emozionali correttive l’attivazione di nuova energia individuale e di gruppo per il cambiamento, lo sviluppo delle competenze, delle capacità di leadership, del senso di responsabilità e rivitalizzazione personale e professionale, l’accrescimento dell’autoconsapevolezza e della capacità di leggere il proprio comportamento in funzione di una migliore relazione con gli altri, il miglioramento della capacità di gestione dei processi decisionali, del problem solving, del rapporto pianificazione/realizzazione e infine il miglioramento delle capacità comunicative con la risoluzione di conflitti interpersonali o di gruppo.


Il successo dell’intervento formativo esperienziale dipende da:

  •  il livello di coinvolgimento dei partecipanti
  • la qualità delle esperienze vissute (sicurezza, clima, congruenza con la propria realtà lavorativa)

Iscriviti in anteprima all'evento in presenza del ciclo Fiftyminutes Accademy

 

Tempo di lettura: 8min