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I team ad alte prestazioni​

formazione esperienziale

Premessa: gli inizi dei formatori coinvolti:
una «storia» professionale unica!

Nella prima metà degli anni ’90, l’Esercito Italiano ha raccolto una sfida epocale da parte della NATO, che consisteva nella sua completa ristrutturazione, entro l’anno 2020, basata su tre aspetti fondamentali:

  1. Abolizione della Leva obbligatoria e completa professionalizzazione
  2. Arruolamento del personale femminile
  3. Introduzione di moderni sistemi di Orientamento (selezione per l’impiego, valutazioni attitudinali, individuazione di alti potenziali) e Sviluppo (formazione su moderne non-technical skills, ristrutturazione della gestione delle risorse umane)

Per i punti 2 e 3 fu selezionato un team composto da medici esperti in psicologia e ufficiali d’arma esperti di comando, controllo e addestramento.

Il Dott. Cantale e il Dott. Sacripante fecero parte da subito di questo team.

I primi 2 anni sono stati dedicati alla costruzione di percorsi formativi adeguati per il team di esperti, che vennero allineati su una piattaforma comune, scelta dopo aver esplorato e visitato le varie organizzazioni internazionali da cui prendere spunto. In particolare, la scelta metodologica venne orientata sulla formazione esperienziale, per cui venne scelta la migliore scuola mondiale di Outdoor Training, la Project Adventure di Boston.

Il team venne formato dai loro esperti, ed infine fu creato un sito operativo, presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia, con l’ausilio e la supervisione della stessa Project Adventure.

Cantale e Sacripante acquisirono una sempre maggiore competenza nell’Outdoor Training, lavorando su grandi gruppi con incarichi delicati in seno all’esercito.

Poi venne la chiamata della Ferrari per la costruzione dei team ed in particolare il "Team Corse"

Formazione esperienziale indoor e outdoor
Di cosa si tratta

Verranno pianificati una serie di esercizi «fisici» da proporre al gruppo in una location adatta.

NB: gli esercizi sono adatti a tutti, ad eccezione di gravi difficoltà motorie.

Nella pratica, gli esercizi saranno decisi in tempo reale durante le giornate rispetto al gruppo e alle sue reazioni.

Per ogni esercizio proposto ci sarà un profondo debriefing.

Il modello testa-pancia-testa, a cui i formatori fanno riferimento, prevede un’alternanza di lavoro sul piano cognitivo ed emotivo.

Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono:

  • Favorire collaborazione e aiuto reciproco tra le persone
  • Attenuare gli atteggiamenti individualistici, favorendo la prassi della condivisione
  • Sollecitare il lavoro di rete
  • Promuovere il raggiungimento di obiettivi di gruppo


Team building in barca a vela

La metafora della barca è molto aderente alla nostra realtà quotidiana nel lavoro in quanto l'imprevedibilità del mare e del tempo è paragonabile a quella del mercato competitivo, le similitudini tra la barca ed il business sono molte.

La barca rappresenta un "laboratorio" in cui si possono riproporre le stesse dinamiche e le stesse problematiche del mondo aziendale e lavorativo in genere, in modo estremamente efficace. 

In barca, come nel posto di lavoro, è importante stabilire una chiara definizione dei ruoli, perché l'operatività di tutti sia perfettamente coordinata: attraverso questa metafora, il team aziendale vive un’esperienza stimolante in cui i singoli partecipanti e il gruppo si mettono alla prova in situazioni nuove e coinvolgenti, riuscendo a comprendere così le reazioni degli individui davanti alle difficoltà e agli imprevisti. L’approfondimento della conoscenza reciproca, la consapevolezza e il superamento dei propri limiti rafforzano lo spirito di squadra e di appartenenza al gruppo. Come nella realtà lavorativa, si richiede impegno, concentrazione, collaborazione e determinazione per il raggiungimento di un obiettivo comune.

La vela è uno sport in cui leadership, comunicazione, motivazione, problem solving e decision making sono elementi indispensabili al raggiungimento degli obiettivi e dove il potenziale umano è continuamente stimolato.


A cavallo della leadership

Un’esperienza a contatto con i cavalli per imparare la “vera leadership” e lavorare sulla comunicazione aziendale. Perché fare un’attività esperienziale con i cavalli?
I cavalli, animali molto dotati in termini di ricettività e sensibilità, consentono di lavorare su come la nostra comunicazione non verbale viene recepita e riflessa dagli altri.

Capiscono quando e chi non è focalizzato sul momento e ci riportano in maniera immediata al presente e alle nostre risorse interiori da usare con i team.

Altri aspetti sui quali è possibile agire oltre alla leadership sono la fiducia, la negoziazione, l’ascolto e la diversità.

Ogni esercizio inizia con un briefing inziale e termina con un debriefing, durante il quale si prova a collegare quanto vissuto alle situazioni della vita quotidiana e in questo caso lavorativa.


Maurizio Cantale
Senior Consultant

Massimo Sacripante
Senior Consultant